Il linfoma di
Hodgkin
L’importanza dell’informazione corretta
CAUSE
Il linfoma di Hodgkin (LH) è una malattia del sistema linfatico che ha origine dalle cellule linfoidi presenti nel sangue, nei linfonodi, nel midollo osseo, nel timo una ghiandola che si trova nel torace e in alcuni organi. Le cause alla base della malattia non sono ancora chiare ma i principali fattori di rischio possono essere l’esposizione a pesticidi e agenti tossici oppure l’età, il virus di Epstein-Barr e finanche condizioni di immunodepressione. Ogni anno circa 4 persone su 100.000 abitanti contraggono questo tipo di cancro, considerato una malattia rara, ma l’incidenza maggiore si verifica sui pazienti tra i 15 e i 35 anni.
DIAGNOSI
Il primo sintomo di questo tipo di linfoma è il rilevamento di linfonodi ingrossati nella zona ascellare, inguinale e nel collo. Seguono febbre persistente, sudorazioni notturne, spossatezza, gonfiore addominale, prurito persistente e in alcuni casi difficoltà respiratoria e tosse. L’unico modo per stabilire con certezza che si tratti del linfoma di hodgkin è quello di eseguire una biopsia tramite intervento chirurgico dove viene prelevato un campione di tessuto in modo da verificare la presenza di cellule maligne. Una volta che la malattia viene diagnosticata, se nella fase iniziale, la terapia richiede trattamenti meno aggressivi.
TERAPIA
Il linfoma di Hodgkin ha una percentuale di guarigione che si aggira intorno all’80/90% , questo perché la ricerca ha fatto passi fondamentali per sconfiggere questa malattia e trovare una cura adeguata per tutti i pazienti. Una volta ottenuta la diagnosi e definita la sede esatta del tumore principalmente tramite la TAC e la PET ci si deve affidare alla chemioterapia che (combinata nei casi di linfoma più aggressivi a farmaci biologici e/o immunoterapia) risulta essere il trattamento a cui il paziente si deve sottoporre per combattere e sconfiggere il linfoma. Sarà il medico di riferimento a decidere la terapia più adatta caso per caso.
FONTI: ail.it – hunimed.eu